AMPUTAZIONE TRANSFEMORALE

L’amputazione transfemorale ottimale è collocabile al terzo medio della coscia.

A questo livello, quando la causa dell’amputazione e la situazione lo consentono, è conveniente impiegare la tecnica di amputazione osteomioplastica. Essa permette di realizzare distalmente un ottimo moncone, che garantisce un carico terminale:

1. dà la possibilità di utilizzare l’invasatura a contatto totale;

2. consente di proteggere distalmente l’estremità ossea, evitando che si presenti sotto la cute nel momento del sollevamento della protesi nella fase di lancio e di conservare l’equilibrio tra muscoli antagonisti. Con monconi di questa lunghezza è possibile l’applicazione di qualsiasi tipo di articolazione protesica di ginocchio. La riduzione della lunghezza del moncone, rispetto al livello ottimale, corrisponde ad una crescente difficoltà nella costruzione ed allineamento dell’invasatura. Infatti la progressiva perdita delle inserzioni dei muscoli adduttori (in particolare del grande adduttore) tende a portare il moncone in flessione ed abduzione, rendendone difficoltosa o impossibile la correzione assunta. Per i monconi di lunghezza superiore al terzo medio, è conveniente prevedere (in fase di amputazione), almeno una differenza di 10-12 cm rispetto alla rima articolare. Questo per poter applicare la maggior parte dei ginocchi protesici, ed evitare una dismetria in posizione seduta rispetto al ginocchio controlaterale. Qualsiasi livello di amputazione del femore sia compreso tra questi due può essere considerato valido per l’applicazione di una protesi. Le condizioni del moncone riferite al suo livello di amputazione, stato della muscolatura, consistenza del tessuto sottocutaneo, cicatrici etc., nonchè le circostanze fisiche e psicocliniche del paziente influiscono direttamente sulla scelta del tipo di protesi adeguata per ottenere il recupero di una deambulazione accettabile dell’amputato. I fattori di base che influiscono su una buona funzione della protesi al di sopra del ginocchio sono:

Tipo di invaso

Modello e caratteristiche dell’articolazione meccanica del ginocchio

Caviglia-piede

Scelta dei componenti

Corretto allineamento

Peso adeguato della protesi

PROTESI MODULARE PER AMPUTAZIONE TRANSFEMORALE

Indicazioni cliniche

La protesi consente di compensare la perdita anatomica e funzionale derivante da un’amputazione transfemorale.

Azione prodotta dal dispositivo

Le articolazioni protesiche del ginocchio e della tibio-tarsica (se presente) riproducono la flessoestensione delle articolazioni fisiologiche mancanti.

Caratteristiche tecniche

La protesi modulare per amputazione transfemorale è disponibile sia per adulto che per bambino (fino a 12 anni e, comunque, per peso inferiore a 45 kg).

L’invasatura può essere realizzata:

• a pareti rigide (in legno, in resina da laminazione o in polipropilene termoformabile) o flessibili;

• quest’ultima è caratterizzata da due ampie finestrature del telaio, una anteriore ed una posteriore;

• con forma quadrilaterale o a contenimento dell’ischio (in genere associata al sistema a pareti flessibili).

La sospensione dell’invasatura può essere assicurata:

• dal sistema a tenuta pneumatica;

• da una cuffia con ancoraggio terminale, realizzabile in uretano, stirene o silicone;

• da cinture e cinghie.

Il ginocchio applicabile può essere:

• meccanico monofunzionale, con bloccaggio manuale o articolato libero (policentrico, a freno automatico, idraulico o pneumatico) sia per adulto (in acciaio, lega di titanio, fibre di carbonio) che per bambino (lega leggera, fibre di carbonio);

• meccanico polifunzionale, policentrico con controllo idraulico o pneumatico della flesso-estensione (in lega di titanio, fibre di carbonio, lega leggera) o monoasse a freno automatico con controllo idraulico o pneumatico della flesso-estensione (in lega di titanio, fibre di carbonio, lega leggera);

• a comando elettronico, monoasse o policentrico, con controllo della flesso-estensione ottenuto con dispositivo idraulico o pneumatico, esclusivamente per adulto. Per pazienti di peso oltre i 100 kg e fino a 125 kg sono disponibili particolari ginocchi polifunzionali policentrici a controllo idraulico della flesso-estensione.