PROTESI DA BAGNO

Caratteristiche Tecniche

La protesi da bagno, realizzata con sistema esoscheletrico tradizionale, è una seconda protesi, da non considerare un’alternativa o un accessorio alla protesi in dotazione, ma una necessità per l’amputato perchè gli consente di svolgere in autonomia le attività giornaliere come fare la doccia, idroterapia, sport acquatici e pesca.

La protesi in dotazione all’amputato sia transfemorale che transtibiale, tradizionale o scheletrica, non può essere utilizzata in presenza di acqua in quanto danneggerebbe i materiali ed i componenti utilizzati. La principale caratteristica costruttiva della protesi da bagno è rappresentata da un piede protesico con altezza di tacco pari a zero, per consentire di camminare a piedi nudi. Essa è utilizzata anche come protesi da riposo (con pantofole o calzature sportive). Altra caratteristica è rappresentata dalla presenza all’interno del suo gambale di una camera di riempimento. Questa si può riempire e svuotare d’acqua tramite due fori posti, uno nella sua parte superiore e l’altro in quella inferiore. Durante l’immersione in acqua, il riempimento della camera impedisce alla protesi, costruita con materiali aventi peso specifico inferiore a quello dell’acqua, di galleggiare con effetto sicuramente poco gradevole e comunque poco funzionale per il nuoto. Il ginocchio per la protesi transfemorale, realizzato in resina, è sempre del tipo con bloccaggio (sbloccabile solo quando il paziente si siede); il piede non è mai articolato, per rendere più sicura la marcia sui terreni accidentati (spiagge, scogli) o sui pavimenti sdrucciolevoli (doccia, piscina). Uno speciale snodo a livello della caviglia, bloccabile a varie gradazioni, permette una flessione plantare del piede protesico per l’applicazione di pinne.